Tesla in borsa con il suo rally mostruoso sorprende tutti, ma non giipsy. Ci sono luci e ombre dietro a questo strepitoso successo della Tesla in borsa. Analizziamo la Tesla con tutti i dati relativi alla vendita e al bilancio aziendale, insieme alla figura eccentrica di questo imprenditore visionario.
Dati di vendita
Procediamo con ordine. Nel 2020 Tesla ha prodotto 499.550 auto elettriche (Yahoo Finance). Questo è un dato, lievemente, al di sotto dell’obiettivo di lungo periodo, che si è posto Musk nel 2016. Ovvero, produrre e vendere 500.000 veicoli elettrici. Questo dato non va bene per Tesla in borsa. Un altro obiettivo importante da raggiungere è quello di ridurre il prezzo della Tesla a 25.000$, raggiungendo una produzione annua di 20 milioni di veicoli. Mi sembra una discrepanza degna di nota l’attuale risultato di vendita con l’obiettivo prefissato. Questo risulta molto difficile da colmare, con tutte le difficoltà che presentano le auto elettriche. Vedremo perché.
Tesla in borsa: Bilancio e difficoltà dell’elettrico
Non c’è una cultura diffusa dell’auto elettrica. Questo concetto spazia dalla disponibilità economica delle persone, non disposte a spendere troppo, a parte una ristretta cerchia di élite, fino a lato infrastrutturale. Le città ancora non sono pronte per accogliere un’invasione di auto elettriche. A livello urbanistico le città non sono adeguate a questo tipo di cambiamento. Guardo soprattutto all’Europa, che punta di più all’ibrido plug-in, uno dei mercati più ricchi. Tesla non è una azienda che riesce a creare modelli di business sostenibili per il lungo periodo, perché non è redditizia. Genera perdite e nonostante i ricavi in aumento, i costi di produzione aumentano insieme ai costi amministrativi e di vendita. A conferma di ciò è il dato riguardo l’utile operativo che è negativo. Questo conferma il fatto che Tesla non è capace di generare ricavi tali da coprire i costi necessari per generali.
Inoltre, un’attenzione particolare va data alla concorrenza. La protagonista è NIO, il produttore cinese di auto elettriche, il quale sta producendo risultati positivi sugli utili, che vanno ben oltre le attese. Merita un occhio di riguardo questa casa perché, in fondo si sa, la Cina rimane ancora il mercato più grande del mondo. Basterà l’accordo con Panasonic per la produzione di batterie elettriche e lo stabilimento di Shanghai, Texas e Germania per fronteggiare la rivale asiatica? Staremo a vedere.
Il rapporto P/E e la parabola di Mr. Market
Il rapporto P/E (Price/Earnings) è molto alto e si aggira a 1302,02. Questo valore è un arma a doppio taglio. Da un lato mostra molta fiducia da parte degli investitori sulla crescita del titolo Tesla. Tuttavia, questo valore denota che Tesla è molto sopravvalutata dal mercato azionario. Le sorti di questa azienda dipendono tutte da Musk. Non è un bene per le aziende avere un unico amministratore. Tutte le decisioni in tutti i settori passano da Musk. Ragionando secondo i termini della parabola di Mr. Market, se Musk fosse colpito da depressione e apatia, tutto si rifletterà sull’andamento delle sue aziende, compromettendone il loro modus operandi. Ricordiamo che, approcciarsi alle azioni Tesla significa assumere un deciso distacco dalle emozioni che proviamo quando guardiamo a Musk come una celebrità.
Giuseppe Foti