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Lo spread scende fino a 128,9 punti, il livello più basso rispetto al 2022 per poi chiudere a 130 punti e ora a 137. Da cosa scaturisce lo spread ai minimi? E cosa comporta in economia? In un precedente articolo visibile qui, abbiamo visto cos’è lo spread e perché è considerato uno strumento speculativo in finanza.

Oggi in questo nuovo contenuto cercheremo di rispondere a queste domande alla luce di questa situazione attuale, spiegando i motivi dietro lo spread ai minimi. Intanto, benvenuti su giipsy blog, l’informazione creativa in un click.

Spread ai minimi: 3 ragioni fondamentali

Ci sono tre ragioni fondamentali dietro alla riduzione dello spread tra i BTp italiani e i Bund tedeschi. Quali sono queste ragioni? Prima di tutto, tali ragioni sono evidenziate dalle parole di Christine Lagarde che da dinamiche di mercato a più lungo termine. Inoltre, nelle sue parole si racchiude una prima spiegazione di tale influenza ribassista sullo spread.

Difatti, le osservazioni di Lagarde hanno avuto un impatto significativo sul mercato. Sebbene la Banca Centrale Europea abbia mantenuto i tassi d’interesse stabili, ha suggerito una possibile modifica della politica monetaria in futuro. Il taglio delle stime sull’inflazione, insieme alla segnalazione di una moderazione della crescita dei salari, ha indicato una minore pressione inflazionistica. Questo scenario potrebbe giustificare un futuro taglio dei tassi, aprendo la strada a una maggiore domanda di titoli di stato, incluso il debito italiano.

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In secondo luogo, c’è un aumento della fiducia degli investitori nel debito italiano. La crescente fiducia è evidenziata sia dagli investitori domestici che da quelli internazionali. Gli investitori esteri in particolare sono stati attratti dai rendimenti più elevati offerti dai BTp italiani rispetto ad altri titoli di stato europei. Questo flusso di investimenti ha contribuito a sostenere i prezzi dei BTp italiani, abbassando i loro rendimenti e riducendo lo spread rispetto ai Bund tedeschi. Questa è un’altra ragione che spiega lo spread ai minimi rispetto al 2022.

Note finali e altre ragioni

Infine, c’è un notevole aumento degli acquisti di BTp da parte dei risparmiatori individuali italiani. Nel corso del 2023, i risparmiatori hanno acquistato BTp per circa 100 miliardi di euro, evidenziando una crescente fiducia nel debito pubblico nazionale. Questo aumento della domanda da parte dei risparmiatori ha contribuito a sostenere i prezzi dei BTp e a ridurre i loro rendimenti.

Complessivamente, la riduzione dello spread tra i BTp italiani e i Bund tedeschi riflette una combinazione di fattori, tra cui le dichiarazioni della Bce riguardo alla politica monetaria, l’aumento della fiducia degli investitori nel debito italiano e l’aumento della domanda di BTp da parte dei risparmiatori individuali. Questa riduzione dello spread non solo indica un miglioramento delle condizioni economiche italiane, ma può anche contribuire a ridurre il debito pubblico nel lungo termine, segnalando una ripresa economica sostenibile.

Di giipsy

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